I cuscinetti molto vascolarizzati che si trovano nella zona retto anale vengono chiamati emorroidi e hanno una funzione molto importante ossia quella di contenere i gas, i liquidi e i solidi e, grazie alla presenza elastica, riescono anche ad aiutare i processi di evacuazione.
Questa zona è molto delicata e quindi può infiammarsi e dare origine a un sensibile ingrossamento delle pareti che può provocare una fuoriuscita dalla sede: la malattia emorroidale non è altro che l’ingrossamento delle emorroidi accompagnata da casi di sanguinamento e addirittura prolasso, se le stesse fuoriescono dalla sede originale. Ci sono quattro fondamentali stadi in cui vengono suddivise le emorroidi, il primo è quello meno problematico mentre il quarto è ovviamente quello più pericoloso e doloroso.
Parliamo delle emorroidi di secondo livello, ossia le più diffuse: circa il 20% della popolazione mondiale ha sofferto oppure soffre di questa patologia (per fortuna solo una minima parte manifesta sintomi relativi alle emorroidi di III e IV stadio) che si manifesta con dolore, prurito e bruciore persistenti e con episodi di sanguinamento sempre più frequenti durante l’evacuazione. La principale caratteristica delle emorroidi di secondo livello è il prolasso che avviene solamente durante l’evacuazione.
Per queste emorroidi la cura è semplice e non richiede procedure manuali o chirurgiche: l’importante è cominciare assumendo abitudini favorevoli sia alla digestione che all’evacuazione.
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