In un articolo pubblicato sul Telegraph qualche tempo fa si legge un dato significativo: secondo la Royal Mail, ovvero le poste britanniche, il numero di “comunicazioni postali singole” ha subito un declino del 35% in un lasso di tempo di appena cinque anni.
Non sono disponibili dati ufficiali sul numero di francobolli venduti, ma il dato fornito sulle spedizioni rappresenta comunque un indicatore indubbio del fatto che le affrancature siano sempre meno utilizzate.
Anche il settore del collezionismo soffre. Generazioni e generazioni hanno avuto in comune l’amore per la filatelia, ma sempre meno ragazzi sembrano essere interessati. Sempre nel Regno Unito la principale organizzazione di giovani collezionisti, Kidstamp, negli anni ’90 aveva qualcosa come 100 mila membri mentre oggi il numero si è ridotto ad appena mille.
Sembra un destino nero quello che attende i francobolli, ma la realtà è che essi non sono destinati a scomparire. Ad esempio quando si parla di rapporti commerciali, pubblicità e altre attività di business, le spedizioni via posta rimangono tuttora uno strumento indispensabile per la trasmissione dei documenti importanti in originale – ma anche di cataloghi, brochure e altre risorse in formato cartaceo.
E proprio come i francobolli non spariranno mai, non lo faranno nemmeno le affrancatrici: questi dispositivi automatici per l’apposizione dell’affrancatura giocano un ruolo fondamentale quando occorre un modo rapido e preciso per preparare alla spedizione grossi quantitativi di corrispondenza.
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