È soprattutto nella bella stagione che chi soffre di disturbi legati al prurito anale prova ancora più fastidio: in estate e quando il caldo si fa più intenso si suda anche di più e quindi questo disturbo viene accentuato e si manifesta con maggiore frequenza.
L’eccessiva sudorazione è considerata una delle prime e più gravi cause legate al prurito anale ma non è certamente l’unica. Chi soffre di questo fastidio sa bene che curare l’alimentazione è fondamentale per migliorare o per peggiorare questo problema di salute.
Nelle fasi più acute, infatti, è assolutamente sconsigliato il consumo di alimenti quali cioccolata, pomodori e spezie che sono riconosciuti come cibi sensibilizzanti. A volte il prurito anale cresce e aumenta in seguito allo sviluppo di piccoli microrganismi, ad esempio i lieviti, che trovano una zona fertile in cui insediarsi e che approfittano dell’umidità per causare un problema davvero fastidioso.
Psoriasi e dermatite da contatto influenzano e aumentano la possibilità che questo prurito intimo si manifesti: il problema principale sta nel fatto che, una volta che si è compreso di avere un problema serio e non una sensazione di passaggio, resistere e non grattarsi è una cosa così difficile che non può essere evitata neanche quando ci si trova in pubblico. Quando la problematica si manifesta solo una volta ogni tanto, invece, a volte basta avere più cura della propria igiene intima.
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