Sustainable comfort per l’innovativo quartiere d’affari nel cuore dell’emergente Africa Sub-Sahariana
Bassano del Grappa, 1 Settembre 2016: Il Botswana Innovation Hub (BIH) attualmente in costruzione, sorge in posizione strategica su un’area di 57 ettari vicino all’aeroporto internazionale di Gaborone, capitale e centro d’affari del Botswana, in Africa.
L’Hub, cuore di un moderno parco tecnologico, nasce con lo scopo di attrarre aziende locali ed internazionali operanti nei settori hi-tec e dell’innovazione. Con la sua forma aperta e i suoi open space l’edificio è infatti pensato per promuovere la contaminazione delle idee, tipica degli ambienti di lavoro più moderni, consentendo inoltre alle realtà locali di proporsi anche a livello internazionale.
Questo edificio iconico di circa 46.000 m² con un’architettura ardita e futuristica, si compone di 3 blocchi a più piani, poggiati su un podio comune di oltre 23.000 m² in grado di accogliere parcheggi e servizi comuni. I blocchi sono collegati tra loro da ponti di collegamento, dentro cui sorgono anche veri e propri giardini pensili, che scorrono senza soluzione di continuità con il paesaggio dietro al podio.
Il BIH è stato progettato con logica Shell & Core, che consente una grande flessibilità nella gestione degli spazi interni e un elevato livello di personalizzazione in qualunque momento, per rispondere alle esigenze dei tenants che possono anche cambiare nel corso del tempo.
Il tetto verde si integra appieno nella politica di sostenibilità perseguita per l’intero sviluppo, e ospita diverse tipologie di piante indigene, aiutando ad integrare al meglio l’edificio con il paesaggio circostante. La caratteristica sporgenza del tetto, l’orientamento dell’edificio, i cortili che ospitano i giardini, le importanti strutture per la schermatura solare orizzontale sono tutti elementi architettonici che si combinano per fornire all’edificio una vasta protezione solare passiva. A questi si aggiungono la facciata dell’edificio ad alte prestazioni, i rubinetti a basso consumo di acqua e la raccolta delle acque superficiali per l’irrigazione, tutto pensato per aumentare l’efficienza dell’edificio.
FOCUS SULLA CLIMATIZZAZIONE
L’hub è stato progettato seguendo un approccio tipicamente utilizzato negli Emirati Arabi Uniti, in grado di sfruttare la capacità termica del calcestruzzo, chiamato Fabric Energy Storage (FES). In questo caso l’edificio termicamente attivo (TABS) si ottiene facendo circolare acqua refrigerata attraverso lastre alveolari in calcestruzzo di tipo ‘TermoDeck’, che formano pavimenti e soffitti della struttura dell’edificio. Le lastre vengono inoltre sono pre-raffreddate di notte (anche usando il free-cooling quando le temperature esterne lo consentono), riducendo così sensibilmente la richiesta di raffrescamento durante le ore lavorative, tipicamente molto calde in Botswana.
Questa logica di efficienza energetica si riflette anche sulla centrale dell’impianto di climatizzazione, che si trova nell’energy centre all’interno del podio. I fluidi caldi e freddi sono infatti generati dalla combinazione di tre unità polivalenti ERACS2-Q XL-CA 2722 della gamma INTEGRA ed un chiller ad elevata efficienza i-FX (1+i) CA 2722, tutti forniti da Climaveneta. Le unità hanno potenza frigorifera e termica totali rispettivamente per 2.477kW e 1.764 kW e possono lavorare a pieno carico in parallelo, per rispondere ai picchi di carico. Questa composizione consente inoltre di mantenere buoni livelli di comfort interno durante tutto l’anno, anche in caso di avaria o spegnimento di una delle unità.
Le pompe di calore polivalenti INTEGRA possono funzionare in solo freddo, caldo e freddo simultaneamente o solo caldo, adattandosi sempre alle richieste dell’edificio e dei suoi occupanti. L’ i-FX (1+i) CA 2722 è invece utilizzato prevalentemente durante la stagione estiva, per rispondere ai picchi nella richiesta di condizionamento. Tutte le unità Climaveneta lavorano su impianto a 4 tubi con circuiti primario e secondario a portata variabile.
Paul Norton, Direttore Meccanico alla North Atlantic Engineering Consultants presso la sede di Gaborone afferma: «La combinazione nell’utilizzo delle lastre alveolari in calcestruzzo e delle unità Climaveneta forniscono la base della soluzione tecnica ecologicamente responsabile ed innovativa, scelta nel rispetto dello spirito con cui è stato sviluppato l’intero Innovation Hub».
A conferma di ciò dalle simulazioni risulta che il picco massimo di consumo energetico, generato dall’impianto di climatizzazione e ventilazione, risulta qui ridotto di oltre il 50% rispetto ad edifici simili con impianti di climatizzazione tradizionali in Botswana.
Sostenibilità, efficienza, affidabilità e flessibilità sono le parole chiave dell’impianto di climatizzazione appositamente studiato per il Botswana Innovation Hub, un business centre altamente innovativo al centro dell’Africa Sub-Sahariana in continuo sviluppo.
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