Intervista all’avvocato Costantini di Cittadinanzattiva, da sempre figura di spicco per la tutela delle coppie che hanno intrapreso il percorso della fecondazione assistita.
Tornata dall’importante meeting “Reproductive Health – Patient Summit”, promosso dall’azienda farmaceutica Ferring, l’avvocato Costantini ha affrontato nel corso di un’intervista molti temi rilevanti per il tema Procreazione Medicalmente Assistita (PMA).
In particolare, l’avvocato Costantini ha sottolineato quanto sia importante realizzare un network a livello internazionale tra le associazioni in prima linea per la tutela del paziente così da creare uno scambio di informazioni continuo e costante.
Proprio il reperimento delle informazioni corrette in materia di fecondazione medicalmente assistita è uno dei punti focali delle attività di Cittadinanzattiva, associazione che opera da trent’anni nella tutela del paziente, e una delle criticità a cui le coppie vanno incontro. Spesso, infatti, le coppie che intraprendono il percorso della Procreazione Medicalmente Assistita si affidano al passaparola, alle informazioni raccolte sul web, tramite community e forum tematici, e non reperite tramite fonti ufficiali e qualificate.
L’avvocato Costantini si sofferma, inoltre, sulle coppie “drop out” ovvero su quelle coppie abbandonano la clinica che li stava seguendo che probabilmente hanno deciso di interrompere il progetto di concepire con PMA.
In base alla propria esperienza, l’avvocato Costantini evidenzia quali possono essere le criticità affrontate dalla coppia e quali accortezze si possono adottare durante il percorso di fecondazione assistita per non abbandonare il progetto. Uno dei consigli che l’avvocato Costantini si sente di dare è quello di affidarsi all’assistenza di uno psicologo e di pretendere che la clinica dedichi loro tutto il tempo necessario.
La redazione di Media for Health
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