Puntata dedicata alle persone “Smart” quella dell’Osservatorio Linear dei Servizi, http://www.linear.it , che mediante l’ultima ricerca commissionata a Nextplora ha chiesto agli Italiani quali sono le persone definite “Smart” e da cosa si possono classificare. Dopo la puntata dedicata alle “Smart City” in febbraio il testimone della ricerca passa dunque a chi popola queste “Smart City” ovvero coloro che mediante le proprie attitudini quotidiane contribuiscono alla spinta e al miglioramento della qualità della vita metropolitana. Quali saranno le risposte degli abitanti dello stivale?
La mobilità sostenibile come parametro di riferimento. A quanto pare gli Italiani considerano come fondamentale il miglioramento del traffico cittadino, “Smart” sono infatti considerate – da un 35% degli intervistati – le persone che utilizzano abitualmente mezzi pubblici o alternativi ed a impatto zero per spostarsi, un altro 24% invece definisce “Smart” chi non usa mai la propria auto di famiglia per girare in città.
Ma le persone “Smart” a detta degli Italiani sono anche quelle che fanno abitualmente la raccolta differenziata dei rifiuti (38%), chi risparmia sugli acquisti e vive a contatto con la natura (entrambe 22%), chi pratica sport regolarmente (21%).
Capitolo rilevante risulta anche essere quello legato alla fruibilità della connessione alla rete internet utilizzata per migliorare la vita urbana, “Smart” è chi si informa tramite la rete (65%), chi utilizza i social network 39%, chi frequenta blog e forum online (34%). A far da contrappasso, secondo i risultati della ricerca, risulta l’informarsi attraverso fonti tradizionali come giornali e telegiornali che rispettivamente solo il 12% e il 13% degli intervistati indica come fonti di informazione “Smart”.
Le professioni ritenute “Smart” dagli Italiani? Al primo posto vi sono quelle che rientrano nel settore dell’offerta di servizi di mobilità intelligente (35%), ma sono considerate professioni “Smart” anche quelle di chi opera nel campo del volontariato e del no profit (34%) chi ha un’ impresa 2.0 (26%) e chi lavora nel campo della comunicazione ed informazione (23%).
Se dunque a detta degli italiani le peculiarità che vi devono essere presenti per definire “Smart” la propria città sono le legate in primo luogo alla connessione alla rete, all’ecologia e alla mobilità sostenibile – come evidenziato dalla puntata dell’Osservatorio Linear dei Servizi di febbraio – le persone definite “Smart” sono proprio quelle che mediante le loro azioni quotidiane danno lo slancio e indicano la strada per sviluppare le nostre città in questa nuova direzione.
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