Quando l’ascensore non funziona o quando si blocca ripetutamente si rende necessario l’intervento di chi ha firmato il contratto di manutenzione: a volte può capitare di trovarsi di fronte a un guasto e di scoprire all’improvviso che il documento relativo all’assistenza non riporta con precisione le condizioni, oppure, peggio ancora, che contiene brutte sorprese.
I contratti trasparenti sono quelli che tutelano le parti senza contenere clausole vessatorie. Chi è incaricato di effettuare controlli e manutenzione nel tuo palazzo? Ogni patto va stipulato con attenzione per evitare, in seguito, di dover cambiare fornitore, atto possibile ma sempre meno in uso soprattutto perché recedere dai contratti è complicato anche in caso di inadempienze (è necessaria un’azione legale).
Una buona norma è seguire nei contenuti i modelli preconfezionati: l’autorità garante della concorrenza e del mercato ha analizzato i contratti più diffusi e ha individuato, mettendole per iscritto, le condizioni che rendono illegittimo un contratto di manutenzione ascensori Milano.
Le clausole più pericolose riguardano termini molto lunghi per quanto riguarda il recesso anticipato (anche 180 giorni, mentre l’Antitrust promuove 30-45 per i contratti annuali, 60 per i pluriannuali), le penali per chi recede in anticipo (di norma è il 40-50 per cento di quanto pattuito) e gli aumenti in corso d’opera.
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