Le lavorazioni meccaniche di precisione, ossia quei procedimenti che si occupano di agire sulle condizioni tecniche delle parti metalliche, vengono effettuata con una macchina utensile che si chiama fresatrice, ossia un motore molto potente che lavora fissato a un utensile tagliente. E’ il mandrino a mantenerli uniti.
I bordi affilati della fresatrice permettono di compiere un’azione sul lato dell’utensile e di tagliarlo. Se pensate al trapano capirete che il meccanismo che li accomuna è lo stesso, in questo secondo caso il taglio ha una pressione che viene esercitata solo sulla punta mentre nelle lavorazioni meccaniche con la fresatrice si verifica un’erosione. Le fresatrici possono compiere la loro azione sulla superficie in due modalità: la testa motorizzata si alza e il banco si sposta sulle assi X e Y oppure la testa si sposta lungo gli assi e il banco viene mantenuto fermo.
Il primo metodo viene utilizzato soprattutto per lavorare con macchine di piccole dimensioni mentre il secondo per lavorare con quelle che hanno più di tre assi (centro di lavoro). Un centro di lavoro a 5 assi, invece, lavora in modo contemporaneo fino a 5 facce dell’oggetto serrandolo in un’unica volta. La fresatura a 5 assi viene effettuata con la fresatrice che in questi casi viene chiamata fresalesatrice perché è in grado di effettuare lavorazioni più complesse e di grande precisione.
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