Tutto ha inizio dall’esigenza, in tempi remoti, di migliorare ed abbellire il sorriso degli attori americani, e dunque per curare l’aspetto estetico ai fini delle riprese cinematografiche. Ed ecco che in America nascono le prime faccette dentali che sono però solo a carattere temporaneo e, anche se non invasive, per niente funzionali. Solo successivamente ebbero una funzione permanente ed estetica.
Ci sono dei casi particolari in cui il dentista stabilisce se applicare o meno tali faccette: nel momento in cui i denti sono alterati nella parte strutturale dello smalto si va a migliorarne l’aspetto estetico, senza invaderli; o ancora quando i denti presentano una particolare pigmentazione o è stata causata dall’uso di farmaci che ne hanno danneggiato lo smalto; oppure si applicano le faccette se tra i denti ci sono rilevanti fessure, eliminando i gap che sono presenti; ed ancora quando la tecnica dello sbiancamento non ha avuto la sua efficacia sperata, ed infine in caso di denti usurati, corti o con cattiva ricostruzione. E’ in uno dei suddetti casi che il dentista può consigliare al proprio paziente di farsi applicare le faccette dentali e come in ogni applicazione o intervento, ci sono le controindicazioni e dunque in alcuni casi è bene non intervenire per non fare un danno maggiore. Le faccette dentali non sono adatte per tutti i tipi di pazienti ed è ovviamente competenza del dentista stabilire se e quando bisogna applicarle.
La loro applicazione si articola in più fasi specifiche. Si inizia ovviamente analizzando il caso esaminato facendo un’accurata osservazione e dunque stabilendo così il risultato finale che si vuole ottenere. Cosa assai utile in questa fase è la “ceratura diagnostica” cioè altro non è che la modellazione della cera proprio sul modello di gesso del paziente per visionare da subito quello che sarà l’effetto finale. Si passa poi ad eliminare uno strato abbastanza sottile di smalto per evitare che si accumuli placca e per ottenere un estetica abbastanza perfetta. E’ compito dell’odontotecnico effettuare l’impronta sulla quale verranno fatte le faccette e attraverso l’acido ortofosforico che verranno applicate e fissate tali faccette dentali che invece all’interno presenteranno acido fluoridrico. Come fase finale viene quindi preparato il cemento e viene distribuito sulla superficie del dente l’adesivo procedendo così alla cementazione delle suddette faccette, la cui durata dipende ovviamente dal tipo di materiale che viene scelto e dalla tecnica che ne viene applicata.
Uno dei fattori che determinano il costo delle faccette estetiche è il tipo di applicazione e la scrupolosità che il tecnico adotta durante il proprio lavoro: è ovvio che un lavoro fatto a regola d’arte e con particolare professionalità durerà molto di più ed avrà gli effetti voluti e dunque comporta un costo maggiore; è anche scontato ma giusto dire che il costo dipende anche dalla qualità della ceramica utilizzata da cui ne dipende anche la durata e l’effetto. Ruolo importante è anche svolto dai tecnici del laboratorio che ne costituiscono le faccette e che devono adattarsi in modo impeccabile al paziente. Dunque il costo, che varia anche dal punto di vista logistico, si aggira intorno ai 500 e 1000 euro, salvo imprevisti e casi specifici.
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