Quando si parla di barriere architettoniche bisogna abituarsi a parlare subito dopo anche di soluzioni, di applicazione della normativa, di progetti e realizzazioni utili a migliorare lo stato civile delle abitazioni, dei luoghi di lavoro e di comunione.
Lavora proprio in questa direzione la normativa che prevede che se l’edificio non è ad uso residenziale allora la cabina dell’ascensore dovrà avere una profondità minima di centimetri 140 e una larghezza di 110 cm mentre la luce delle porte dovrà essere di almeno 80 centimetri. Davanti alla cabina la norma prevede che venga lasciato uno spazio antistante delle misure minime di 150×150 centimetri.
Questa norma va applicata in caso di edifici di nuova costruzione (non residenziali) mentre per quelli residenziali la profondità prevista per la cabina è di 95 cm di larghezza e 130 cm di profondità: gli altri parametri restano invariati (quelli relativi allo spazio che va lasciato libero nell’area antistante la cabina e quelli che regolano la luce delle porte).
Nel caso in cui l’installazione dell’ascensore per disabili venga fatta su un edificio preesistente, invece, le misure da seguire dovranno essere leggermente inferiori. Per saperne di più e per avere un supporto tecnico adeguato per quanto riguarda gli ascensori per disabili Piacenza rivolgiti allo staff di Everest.
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