Per decenni gli studiosi si sono confrontati per stabilire se l’intelligenza fosse principalmente un tratto genetico ed ereditario, oppure influenzato dalla cultura di appartenenza e dall’educazione ricevuta.
Oggi la gran parte – se non l’unanimità – delle scienze sociali e psicologiche considera l’intelligenza non più come un tratto fisso, ma come un tratto che può essere incrementato attraverso l’impegno e opportune sollecitazioni. Ci può essere una predisposizione di base – maggiore o minore – verso alcune attività piuttosto che altre, ma poi contano moltissimo l’influenzamento, le convinzioni che si acquisiscono su sé stessi, le esperienze che si fanno e l’addestramento.
Oltre alle capacità spendibili nel momento attuale è stato coniato il termine “potenzialità“, per designare l’insieme di possibilità che si trovano ancora allo stato latente, ma che possono emergere ricevendo degli stimoli appropriati.
Il potenziale personale, pur variando da individuo a individuo per l’influenza di fattori genetici, ha bisogno, per potersi realizzare, della stimolazione dell’ambiente: sono gli stimoli ambientali che l’individuo riceve durante la sua crescita a permettergli di sviluppare il proprio potenziale, e di tramutarlo in delle capacità effettive.
Per procedere nel nostro cammino abbiamo bisogno di nutrimento, di incoraggiamento e di luce, ma l’essenza della quercia è già dentro di noi.
Talvolta alcune stimolazioni possono venire a mancarci, e le nostre capacità possono allontanarsi dalle nostre potenzialità. Ma le potenzialità non vengono mai cancellate. Si tratta di creare le condizioni opportune affinché possano ri-emergere.
Il Coaching è una metodologia che facilita l’espressione delle potenzialità personali, finalizzandole al raggiungimento di obiettivi concreti. Il Coach non è un consulente esperto di un particolare dominio di conoscenze, ma è un facilitatore dell’autoconsapevolezza e dell’autoapprendimento. Dunque, può facilitare il raggiungimento di obiettivi di qualsiasi tipologia e in qualsiasi ambito.
Una scuola di coaching che voglia formare Coach professionisti, riuscirà più facilmente in questo intento se viene impostata come “Laboratorio di competenze” e come “Palestra”: un percorso pratico-addestrativo nel quale gli allievi Coach da un lato lavorano sulla propria autoconsapevolezza e sul proprio potenziale (sperimentando su sé stessi il coaching evolutivo) dall’altro acquisiscono le competenze per poter accompagnare altre persone in percorsi di autoconsapevolezza e di cambiamento.
Se vuoi conoscere il programma della nostra scuola di Coaching evolutivo (riconosciuta dalla Associazione Italiana Coach Professionisti) contatta ICTF: la prossima edizione del Master in Coaching evolutivo inizierà ad aprile 2018.
Daniele Mattoni
Coach accreditato PCC
Responsabile didattico Master Coaching Evolutivo di ICTF
Posted in: Comunicati | Tags: coach, coaching, coaching evolutivo, master coaching
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