Anche i bambini, come gli aduliti possono essere affetti dal Disturbo Ossessivo-Compulsivo.
Le ossessioni sono pensieri, immagini, impulsi ricorrenti e preesistenti che causano ansia e disagio marcati. Le compulsioni sono comportamenti ripetitivi (ad es. controllare, riordinare, lavarsi le mani) o azioni mentali ripetute (ad es. contare o ripetere alcune parole) che si mettono in atto per governare un’idea ossessiva e ridurne l’ansia (ad es il lavarsi ripetutamente le mani per ridurre l’ansia correlata al pensiero di essersi sporcati o contaminati)
Quasi tutti i bambini, soprattutto in età prescolare, hanno alcuni normali comportamenti ripetitivi (ad es. chiedere di ascoltare sempre la stessa fiaba o rivedere più volte lo stesso cartone animato). Tali comportamenti servono al bambino per sentirsi rassicurato e non vanno confusi con la sintomatologia ossessiva patologica.
Anche “piccoli rituali” e “pensieri magici”(come alcuni brevi rituali dell’addormentamento o avere con se sempre un oggetto “Porta fortuna”) sono frequenti e si riducono progressivamente con la crescita. In alcuni casi, invece, i piccoli rituali, si modificano, si intensificano e permangono fino all’adolescenza e l’età adulta.
I bambini con Disturbo Ossessivo Compulsivo hanno poca o nessuna consapevolezza che le proprie ossessioni/compulsioni siano eccessive o prive di senso.
Spesso chiedono continue rassicurazioni e controlli ai genitori; sono perfezionisti, eccessivamente attenti a tutti i dettagli e molto preoccupati di poter fare o dire qualcosa di sbagliato; dedicano molte ore ai compiti, a causa di un eccessivo perfezionismo; dedicano molte ore ai lavaggi, cambiano molto frequentemente i vestiti, utilizzano grandi quantità di carta-igenica e verbalizzano eccessive preoccupazioni per i germi e lo sporco; eseguono numerosi controlli (ad es. controllano frequentemente che le porte, finestre di casa siano chiuse o di non aver dimenticato qualcosa); tendono a compiacere gli altri; hanno pochi amici e preferiscono gli sport individuali con regole ben definite, poiché, a causa del loro bisogno di controllo, faticano a stare con i coetanei, percepiti come imprevedibili e non controllabili; tendono ad evitare tutte le situazioni sociali (ad es. le feste, gite scolastiche).
In genere, hanno un livello di ansia elevato e sviluppano un disturbo depressivo con sentimenti di impotenza e inadeguatezza di fronte all’aggravarsi dei sintomi ossessivo–compulsivi.
Il Disturbo Ossessivo-Compulsivo limita significativamente le esperienze che un bambino/e può affrontare e che gli permettono di sviluppare al meglio le proprie abilità e risorse in ogni campo (a livello affettivo-relazionale, scolastico, ludico e sportivo).
Un bambino/adolescente con tale disturbo è, o può diventare, un bambino infelice e inibito.
Va pertanto aiutato e sostenuto al più presto!
Il primo intervento da mettere in atto è di tipo psicoterapico, per aiutare il bambino ad acquisire maggiore consapevolezza delle proprie emozioni, sentimenti, pensieri, fantasie e desideri. Tale lavoro va associato ad interventi psicoeducativi e ad interventi di sostegno alle figure genitoriali.
Nei casi medio/gravi è necessario associare alla psicoterapia una terapia farmacologica (Gli Inibitori Selettivi della Ricaptazione della Serotonina o SSRI) che permette al bambino di vivere meno ansiosamente il presentarsi dei suoi stessi sintomi e così partecipare più attivamente al lavoro psicoterapico.
Sul sito www.sos-genitori.it potrete approfondire tale tematica e trovare un parere professionale su vostro figlio. Il sito è gestito da neuropsichiatri infantili e psicoterapeuta Milano.
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