Quando si fa la spesa si guarda con attenzione il prezzo, si pensa alle possibili combinazioni di cibi, si valuta l’importanza o meno della presenza del marchio. Ma quante volte ci fermiamo a leggere le etichette alimentari? Il portafoglio e il buonsenso sono due buoni modi per valutare la qualità di un prodotto, ma da alcuni anni anche le etichette per alimenti ci aiutano a ricostruire tutte le qualità di ciò che acquistiamo.
Alcune delle informazioni riportate sono obbligatorie per legge e altre sono facoltative, ma in entrambi i casi questi dati sono un prezioso alleato per ogni consumatore. Lo scopo principale delle etichette è informare il cliente per orientare la sua scelta verso la migliore opzione commerciale: per questo ogni etichetta deve essere leggibile, indelebile, facile da leggere e chiara.
Il produttore è tenuto ad aggiungere e citare la marca del prodotto, la quantità priva di tara, il peso sgocciolato (privo di liquido) e la sua denominazione. Fino al 2011 i paesi membri UE riportavano questi dati in modo diverso, per questo il Parlamento Europeo ha apportato alcune modifiche per appianare le divergenze (Reg. UE 1169/2011). Il regolamento è diventato operativo il 13 dicembre 2014 e riguarda i prodotti preimballati e quelli preconfezionati.
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