La nichelatura chimica è un trattamento che viene effettuato depositando uno strato di nichel su una superficie metallica: il suo obiettivo è quello di rendere più resistente il materiale interessato e quindi incrementare la sua durata nel tempo. In questo modo il manufatto resistere all’usura e alla corrosione molto più a lungo.
I procedimenti per ottenere questo deposito di nichel sono sostanzialmente due: l’elettrodeposizione e il procedimento chimico autocatalitico. Oggi affrontiamo proprio la procedura per ottenere un rivestimento di nichel tramite elettrodeposizione: l’oggetto da trattare viene collocato all’interno di una particolare soluzione elettrochimica e la corrente elettrica determina un accumulo di nichel-fosforo che in modo progressivo diventa uno strato in aggiunta alla superficie del manufatto.
Lo strato si deposita in modo omogeneo e regolare tanto che è possibile determinare lo spessore preciso in base alle esigenze. Questa operazione viene monitorata e settata in modo da ottenere strati che corrispondono alle condizioni necessarie: in un secondo momento si può optare per uno speciale trattamento termico nel quale è possibile incrementare la durezza del materiale.
Raggiunta la temperatura di 300 – 400° (in base alle caratteristiche del metallo selezionato) si sottopone l’oggetto al calore per un certo periodo e si aumentano le sue caratteristiche di resistenza in modo esponenziale in base alla durata del trattamento.
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