I novelli artigiani alle prese con la scelta delle frese per il legno e la prima fresatrice manuale, potranno trovare molto utili le nozioni base che stiamo per affrontare. Infatti, la conoscenza della propria strumentazione, unita alle dritte del mestiere sono un aiuto fondamentale per chi vuole imparare a fresare il legno nel modo giusto e senza provocare danni di sorta a sé stessi o alla macchina.
La lavorazione del legno, come diventare un artigiano
Non basta avere una fresatrice e un kit di frese per il legno per fare di te un artigiano: per divenirlo occorrono tanto studio e tanta esperienza, lavoro sul campo, in pratica. Di certo, avere una buona strumentazione è essenziale, in quanto una fresatrice vecchia può provocare eccessive vibrazioni, che non consentono di realizzare fresate lisce e senza bruciature, senza considerare che specie quando si lavora a giri bassi le oscillazioni sono assolutamente deleterie per il pezzo che stai lavorando.
Allo stesso modo, usare una fresa non adeguata oppure una fresa usata assai o, peggio, una fresa economica, non darà un risultato soddisfacente con il rischio di rovinare completamente il piano di lavoro, gettando alle ortiche un bel po’ di soldi. Se sei alle prime armi, il consiglio del tuo ferramenta di fiducia è fondamentale, ma prima di fare degli acquisti, è bene avere in mente il tipo di progetto da realizzare.
Tipi di legno e finitura, il primo step
Il primo step per avere un quadro chiaro del progetto da realizzare, è quello di definire la tipologia di legno sulla quale si andrà ad operare e la finitura desiderata. Non tutti i legni sono uguali, in quanto la sua provenienza ed appartenenza biologica sono una discriminante: si avranno così legno più duri o più morbidi a seconda che siano di abete, di ciliegio o di altra pianta. Oltre a ciò, c’è da considerare altresì la purezza di un pannello di legno, che può presentare, ad esempio, residui di collanti. In base alla tipologia di legno prescelta, l’utente deve poi considerare il tipo di fresa da usare.
Allorché parliamo della finitura da dare ad un pezzo, occorre chiedersi se si deve sgrossare o rifinire la materia prima. Anche qui, tale condizione porta alla scelta di specifiche frese per il legno, senza considerare che per la sgrossatura si può adottare una velocità di avanzamento più sostenuta, al contrario della rifinitura: conseguentemente, nel primo caso si consumerà meno l’affilatura della fresa, a differenza del secondo. In linea generale, specie quando parliamo di lavorazioni lunghe e su legni duri, il consiglio è sempre quello di avere una fresa di riserva e di scegliere fra strumenti che siano robusti e solidi: evita le frese economiche, ma spendi qualche euro in più per una fresa robusta e, perché no, made in Italy come quelle che trovi sul sito www.fraisertools.com di Fraiser. In tal modo, ti assicurerai un prodotto di livello, che non perde l’affilatura dopo due passate.
Cosa sono la velocità di rotazione e la velocità di avanzamento
Queste velocità rappresentano due parametri fondamentali che un artigiano del legno non può non conoscere. La velocità di rotazione è relativa alle frese per il legno in senso stretto: più taglienti ha una fresa, maggiore sarà il suo diametro e ad un maggiore diametro corrisponde una progressiva diminuzione della velocità di rotazione consentita. Infatti, spingere oltre i limiti la propria fresa non è un’azione intelligente, poiché il rischio di spezzare l’utensile è alto, così come quello di farsi male.
Per ciò che concerne la velocità di avanzamento, questa è una dimestichezza che, in genere, si acquisisce con l’esperienza, ma ci sono delle dritte sempre valide a cui far riferimento, ovvero:
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