La questione esodati tiene ancora banco e sembra ancora che non vi siano certezze per migliaia di lavoratori sospesi tra pensione e lavoro. La riforma Fornero ha infatti cambiato le regole per fruire delle prestazioni pensionistiche, e molti lavoratori salvaguardati o esodati sono ora in un limbo che li vede senza stipendio e senza pensione.
La riforma Fornero -Il Dl 201 del 2011 convertito in legge 214 del 2011 ( Dl Salva Italia) ha infatti introdotto il metodo contributivo pro rata per tutti gettando nello sconforto molti lavoratori prossimi alla pensione. Inoltre problemi hanno anche i soggetti che hanno fruito di esodi incentivanti, bancari collocati nel fondo esuberi, esonerati, lavoratori in mobilità e chi ha versato i contributi volontari.
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I numeri degli esodati – La difficoltà, oltre al reperimento delle risorse, è anche quella di stabilire con correttezza il numero degli esodati. In un primo momento il ministro del Lavoro Elsa Fornero aveva parlato di circa 65 mila unità mentre i sindacati addirittura prospettavano la possibilità che i lavoratori interessati fossero 350 mila. L’Inps invece parla di 130 mila unità fra esodati, e lavoratori destinati ad uscire dal mondo del lavoro entro 4 anni e circa 1,4 milioni di soggetti in prosecuzione volontaria. Tuttavia l’Inps, in un nuovo calcolo, contraddice se stessa dicendo che la quota di esodati potrebbe arrivare a 390 mila euro.
I decreti per sanare – In questo balletto di cifre l’unica certezza per i soggetti interessati è che vi è un decreto del 1 giugno che potrebbe “salvare” circa 65 mila esodati con i requisiti per il pensionamento in corso di maturazione. Per una seconda tranche di circa 55 mila esodati bisognerà invece attendere Ottobre quando l’esecutivo emanerà un decreto attuativo della legge 135 della spending review.
Per chi invece non rientra all’interno di questi provvedimenti le speranza sono riposte in un provvedimento di legge approvato lo scorso Agosto. Il cosiddetto Decreto Damiano stabilisce che per risolvere definitivamente la questione esodati occorrono circa 5 miliardi di euro. Il provvedimento sarà discusso a partire da questo mese, anche se la copertura finanziaria appare un ostacolo abbastanza arduo da superare.
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