La crisi c’è e incalza, ma pensare che il futuro sia solo nero è sbagliato: l’Italia è in evoluzione e i cambiamenti porteranno nuove opportunità lavorative, che verranno colte da chi saprà vederle. Per giocare d’anticipo e prepararsi fin d’ora agli scenari futuri, basta riflettere su quali saranno le trasformazioni del nostro Paese.
In primo luogo, l’Italia sta invecchiando. Il tasso di natalità – com’è tristemente noto – è uno dei più bassi al mondo, mentre le aspettative di vita tendono ad allungarsi sempre più grazie ai progressi della medicina e all’innalzamento degli standard di vita. Questo significa sostanzialmente che in futuro ci saranno sempre più anziani, e dunque una generazione con dei bisogni di cura ed assistenza particolarmente marcati. Ecco allora che tra le professioni più richieste vi saranno tutte quelle legate alla cura: operatori sanitari, infermieri, assistenti domestici, “badanti” (termine orribile ma molto utilizzato) e naturalmente medici.
La fascia di popolazione “argentata”, inoltre, si trasformerà in un segmento di mercato piuttosto significativo: questo significa che il mercato potrà approfittare di questo target con prodotti pensati ad hoc. Ci sarà bisogno di prodotti di consumo progettati sulle esigenze della terza età, ma anche di servizi: dallo sport all’intrattenimento, dai viaggi alle comunicazioni.
E se vi siete specializzati con un master in finanza, un master in controllo di gestione o semplicemente lavorate nel settore degli investimenti bancari e finanziari, provate a pensare a quanti prodotti assicurativi o pensionistici potrebbero essere migliorati ed adattati a questa popolazione sempre più anziana.
L’altro grande cambiamento che attraverserà l’Italia nei prossimi anni sarà il completamento dell’infrastruttura di rete per le telecomunicazioni. Al progresso tecnico seguirà quello socio-culturale, con la completa alfabetizzazione informatica della popolazione. Se adesso sono ancora poche le famiglie che utilizzano internet, in futuro saranno la maggiornaza. Questo significa che vi sarà bisogno di analisti, sistemisti e programmatori in misura ancora maggiore di oggi. Subiranno inoltre un boom le professioni legate al web, perché è sul web che si sposteranno le transazioni commerciali, i processi decisionali, le relazioni umane.
Posted in: Comunicati | Tags: lavoro
Comments are closed.