Le Ferrovie Italiane nacquero nel 1905 a seguito della statalizzazione delle varie ferrovie esistenti in Italia, omologando treni, prezzi e orari dell’intera rete. L’attuale Società Ferrovie dello Stato Italiane SpA ne accorpa altre, ciascuna delle quali ha compiti e obiettivi specifici.
Rete Ferroviaria Italiana SpA è la società che gestisce l’infrastruttura ferroviaria (binari, manutenzione), mentre Trenitalia SpA gestisce invece il trasporto delle merci e dei passeggeri. All’interno di Trenitalia, la programmazione e la gestione del servizio a media e lunga percorrenza sono garantite dalla Divisione Passeggeri Nazionale/Internazionale.
La Divisione gestisce sia i treni “a mercato”, i cui ricavi possono pareggiare o superare i costi di realizzazione del servizio, sia i treni del “Servizio universale”, per i quali i ricavi non coprono i costi del servizio.
Per tali treni viene sottoscritto un contratto di servizio con lo Stato o con le Regioni, (in base alla legge sul federalismo del 2000 il trasporto regionale e locale è di competenza esclusiva delle regioni) e la loro effettuazione avviene grazie al contributo pubblico.
Vista la proprietà dell’infrastruttura ferroviaria, in tutta Italia le Ferrovie Italiane agiscono in uno stato di quasi monopolio rispetto a quello che invece accade nel resto d’Europa, per quanto riguarda treni, orari e prezzi del servizio, che ha visto solo recentemente affacciarsi la concorrenza di Nuovo Trasporto Viaggiatori (NTV), la società di Italo, per quanto riguarda alcune tratte dell’Alta Velocità.
Internet ci consente di acquisire rapidamente informazioni per viaggiare in tutta Italia: collegandosi al sito delle Ferrovie dello Stato http://www.fsitaliane.it o di NTV http://www.italotreno.it possiamo sapere tutto ciò che ci interessa riguardo a caratteristiche dei treni, orari e prezzi (e acquistare i biglietti senza andare in stazione o in agenzia).
Trenitalia, con la sua Divisione Passeggeri Regionale, fornisce il servizio ferroviario regionale praticamente in tutta Italia: sono le Regioni a stabilire i prezzi dei biglietti e degli abbonamenti, e a fissare nei contratti di servizio i livelli minimi di qualità (rispetto degli orari dei treni, pulizia, informazioni, ecc) che il gestore deve erogare.
Se tali obiettivi non vengono raggiunti, cosa che capita abbastanza spesso, la Regione applica delle penali, detraendole dal corrispettivo da pagare a Trenitalia. Molte Regioni favoriscono i pendolari, trasformando le penali in sconti sugli abbonamenti futuri.
C’è da dire però che i ricavi unitari incassati da Trenitalia sono inferiori rispetto a quelli dei partner europei: in sostanza, in Italia il biglietto è meno caro e le risorse pubbliche destinate al trasporto locale sono inferiori.
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