Non è cominciato sotto gli ottimi auspici l’avventura cinematografica di Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno, il film, infatti, è tristemente legato alla strage di Denver. Ma nonostante questo brutto episodio, che accompagnerà sempre il ricordo del film, sembra non subirne gli effetti. In un solo giorno infatti ha incassato 1.340.000€ diventando il film con il migliore incasso della trilogia.
Il merito è tutto di Christopher Nolan, il regista, che grazie al suo nuovissimo approccio alla saga ha realizzato una trilogia capace di poter essere definita la migliore fin ora realizzata. Fin da subito, fin dal 2005 quando uscì nelle sale il primo atto, Batman Begins, è stato chiaro che non sarebbe stato una semplice trasposizione cinematografica di un fumetto, i personaggi non sono caricature, ma reali, uomini veri, nemici veri che vivono in una società attuale. Già dai costumi si trovano molte differenze con gli altri film sul supereroe: lo Spaventapasseri indossa solo un sacco, per spaventare con più facilità; Joker non è truccato, ma realmente sfregiato e sembra quasi un barbone più che un criminale; lo stesso per Catwoman che veste un abito solo vagamente riconducibile ad un gatto, ma necessario per la sua attività da ladra. In Il Cavaliere Scuro – Il Ritorno, Catwoman non è nemmeno identificata con questo nome, è lo spettatore stesso che capisce, tramite un processo logico, l’identità di Selina Kyle all’interno del fumetto classico.
Quello che viene messo in primo piano, dunque, è la contrapposizione tra il bene e il male all’interno della società, che non ha per niente confini marcati, ma, al contrario, continuano ad accavallarsi tra di loro. Le forze dell’ordine sono corrotte e deboli, mentre il nemico è una vittima, nato innocente in una prigione da cui è riuscito a scappare. Bane affronta la società corrotta arrivando ad un punto in cui lo spettatore si blocca pensando a chi è in realtà il nemico: la società che difende un criminale (Dent) facendolo passare per eroe oppure il criminale che vuole combattere le ingiustizie contro gli innocenti distruggendo i potenti corrotti.
È un film (l’ultimo in particolare) che non si occupa soltanto di portare sul grande schermo un blockbuster con supereroi, non si esce dalla sala sperando di diventare Bruce Wayne. È una più profonda critica all’attualità della politica e della società ed è per questo che è un film vincente, non solo per ragazzini.
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