La manovra fiscale varata in settimana ha introdotto la Tassa sulle transazioni Finanziarie: secondo la proposta della Commissione Europea, dovrebbe colpire le transazioni su azioni e obbligazioni con un’imposta dell’0,1% sul controvalore trattato, mentre l’aliquota scenderebbe allo 0,01% per i derivati. Questa sembra una norma tanto populistica quanto demagogica in grado di radere al suolo in un colpo solo l’intero settore del Trading on line senza generare gettito aggiuntivo per l’erario. Questo perchè la fuga dei capitali all’estero (come accadde in Svezia tempo fa) è un rischio molto concreto in quanto solo 8 Paesi (Germania, Francia, Portogallo, Belgio, Slovenia, Austria, Grecia, Estonia) hanno introdotto l’imposta e dunque rimane concreto il rischio di una “migrazione di traders” verso la Gran Bretagna, Lussemburgo, Olanda, Finlandia, Malta, Cipro e Irlanda. Questo comporterebbe una drastica riduzione della liquidità e volatilità degli strumenti su cui graverà l’imposta favorendo quelli esenti (i titoli di Stato dovrebbero essere esonerati). In ogni caso i costi delle transazioni lieviterebbero in maniera esponenziale così come i rischi in quanto paradossalmente si pagherebbe l’imposta anche sulle operazioni in perdita, oltre al bollo titoli dello 0,15% sul patrimonio, l’imposta sui conti correnti e il capital gain al 20%. I traders, che contribuiscono per circa un terzo del controvalore scambiato giornalmente su Borsa italiana, non avrebbero più alcun interesse ad operare e conseguentemente gli incassi auspicati dai Governi sarebbero molto minori a quelli stimati oltre a produrre nuova disoccupazioni e fuga di capitali. Non resta che attendere di conoscere le modalità di applicazione: probabilmente ci si ispirerà alla tassa già in vigore in Francia che colpisce solo i titoli azionari con una capitalizzazione di borsa superiore al miliardo di euro e solo in caso di mantenimento delle posizioni overnight. Tutti noi ci auguriamo che il buon senso guidi le azioni dei governanti e non la sterile demagogia
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Buy&Sell: Cosa comprare e cosa vendere: Operativitá valida per :Lunedi, 15 Ottobre 2012
La borsa di Milano archivia la settimana in ribasso: FTSE Italia All-Share (Variazione ultimi 5 giorni -2.164% Variazione ultimo anno -4.389%) FTSE MIB (Variazione ultimi 5 giorni -2.295% Variazione ultimo anno -6.022%) FTSE Italia STAR (Variazione ultimi 5 giorni -1.42% Variazione ultimo anno +4.495 %). Fra i titoli maggiori si mettono in evidenza: Stm (+5.45%) Ferragamo (+1.01%) Finmeccanica (+0.72%) Luxottica (+0.67%) Mediaset (+0.48%). In rosso invece: Saipem (-7.61%) Telecom (-6.07%) Mps (-5.59%) Exor (-5.58%) Terna (-4.59%). I 5 titoli del Footse Mib con maggiori rialzi da inizio anno sono: Salvatore Ferragamo +67,58% Azimut Holding +54,62% Prysmian +51,22% Lottomatica +48,41% Finmeccanica +46,40 %. I 5 titoli più deboli: A2a -45,29% Mediaset -30,78% Unicredit -18,65% Banca Pop Emilia Romagna -18,41% Enel Green Power -16,98%
Passando ad un quadro tecnico generale del mercato, il FTSE MIB disegna un inverted hammer che fotografa le prese di profitto scattate sul finale di seduta nonostante il dato sulla fiducia dei consumatori Usa che ha raggiunto il livello più alto degli ultimi cinque anni. Gli operatori sono preoccupati dallo stato di salute dell’economia internazionale (dopo il rallentamento della Cina) e per i risultati societari delle Blue Chips Usa in arrivo nei prossimi giorni. Graficamente, dopo la reazione degli acquirenti che ha caratterizzato la scorsa settimana, l’indice italiano ha perso forza archiviando in rosso 4 delle 5 sedute settimanali. I prezzi si riportano così al centro del rettangolo 15.000 – 15.900 che li ingabbia da 13 sedute: solo la fuoriuscita dei corsi da questo Box fornirà direzionalità al mercato. Operativamente venerdì abbiamo liquidato le posizioni Long su Impregilo, Lottomatica e Unicredito tornando liquidi al 100%; lunedì proveremo a rientrare sul mercato puntando su un titolo energetico a contatto con una resistenza chiave, superata la quale ci attendiamo lo sviluppo di un significativo movimento direzionale.
Hit List Dynamic Recommendation Analysis:
i primi 10 titoli segnalati dall´indicatore RI (Recommendation Index):
Campari
Saipem
Banca Generali
Salvatore Ferragamo
EI Towers
De Longhi
Interpump
Bulgari
Luxottica
Impregilo
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Top five threads:
Le 5 discussioni più “hot” della settimana sul nostro Forum: www.maidireborsa.it
1 Come ti ripenso il portafoglio
2 Trading su Mps
3 Tobin Tax
4 Che fare su Impregilo
5 Quale conto deposito scegliere?
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