Quasi il 2% della popolazione mondiale soffre di incontinenza anale, un problema non solo fastidioso ma anche difficile da affrontare e da risolvere. Si ritiene che questa cifra sia verosimile ma non si hanno dati certi in merito a un numero preciso in quanto molte persone non si occupano di questa patologia per imbarazzo, per disagio o perché loro stessi non sanno di esserne affetti.
Tanti non ne parlano neanche il proprio medico, ecco perché non è difficile pensare che in realtà la percentuale possa avvicinarsi e superare anche il 5%. Dati certi non esistono in questo senso, quindi, mentre per quanto riguarda le cause tutto diventa più nitido: l’incontinenza fecale può colpire giovani meno giovani, donne e uomini. Per esempio molte donne subiscono lesioni durante il parto e riscontrano problemi zona del pavimento pelvico che possono anche compromettere la continenza per diverso tempo.
Anche i traumi fisici oppure patologie gravi come il diabete, le neoplasie o il Parkinson possono procurare problemi gravi ai nervi che controllano lo sfintere: insomma, ci sono tante situazioni che possono verificarsi e che possono andare a compromettere la continenza, ma è giusto arrendersi a una vita fatta di disagi e pannoloni?
No, perché esiste un intervento chirurgico che aiuta e risolve il problema.
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