La maggior parte degli edifici multipiano di recente costruzione è oggi, per legge, dotata di impianti elevatori, mentre come risaputo lo stesso non si può dire di stabili che hanno diversi decenni alle spalle, o addirittura secoli nel caso dei fabbricati storici.
Soprattutto nei centri cittadini e nei quartieri residenziali costruiti durante il boom edilizio degli anni Sessanta e Settanta si possono incontrare molte palazzine ed edifici che, pur avendo diversi piani, sono sprovvisti di ascensori, nonostante ci sia una legge del 1985 che sia stata creata appositamente per ovviare al problema delle barriere architettoniche nei contesti privati.
Qualche volta sono ragioni economiche a precludere la possibilità di installare degli ascensori ex novo in questi fabbricati, mentre in altri casi ci sono degli effettivi vincoli di tipo strutturale come, ad esempio, può essere lo spazio insufficiente all’interno della tromba delle scale.
È però possibile ovviare a questo problema effettuando il taglio dei gradini, ovvero riducendone la lunghezza sino a un minimo di 80 centimetri per liberare volumi utili per la messa in opera di un ascensore per disabili a Modena. Quanto agli aspetti economici, inoltre, si ricorda che anche questa complicazione può essere fortemente ridimensionata approfittando degli sgravi IRPEF, in vigore fino al 31 dicembre 2018, pari al 50%.
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