Delle tasse italiane si conosce sia il peso (noto per essere uno dei più invadenti di tutta l’Europa) che l’ingombro che occupa nelle tasche dei cittadini. Se si facesse un semplice calcolo per capire quanto si deve al fisco (considerando come unità di misura il giorno, e considerandone 365 all’anno) si rimarrebbe molto stupiti nello scoprire che alcune attività produttive cominciano effettivamente a guadagnare soltanto dopo il 30 settembre.
Fino al 29 settembre, infatti, molte ditte lavorano solo per coprire le spese relative a quanto devono allo stato (i risultati fanno riferimento ai conteggi fiscali relativi ad aziende situate nelle città di Roma, Firenze e Bologna). Ecco perché i reali profitti delle imprese soffrono così tanto dell’intervento dello stato, ecco perché per alcune realtà il cosiddetto “tax free day” arriva così avanti rispetto al decorso annuale (a Torino arriva il 24 agosto, a Gorizia “già” il 28 luglio).
Conteggi a parte, che il panorama tributario italiano sia complesso è risaputo non solo dalle aziende italiane ma anche da tutti i cittadini che si trovano a effettuare conteggi, comprendere tutti i punti oscuri della consulenza fiscale, tenere sotto controllo ogni cambiamento, rivolgersi ad aziende e professionisti del settore per evitare di smarrire la bussola: il punto di riferimento per la città di Parma è lo Studio Andrea Frattini che segue i suoi clienti dal 1984.
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