A margine della Bibione mondana e vacanziera, quella dei 12 chilometri di spiaggia dorata, delle terme, degli eventi sportivi e degli spettacoli, delle pinete e del centro cittadino, c’è un’altra Bibione, forse meno conosciuta ma più autentica. E’ la Valgrande, una valle da pesca situata immediatamente alle spalle della parte più meridionale della città, che riporta i visitatori ai tempi precedenti lo sviluppo urbanistico e turistico, quando tutta la zona immediatamente a ridosso del fiume Tagliamento era un susseguirsi di paludi e lagune, abitate da pochi pescatori. Oggi, dopo il risanamento messo in atto durante la prima metà del ‘900, di quell’area rimangono alcune zone umide, lagune e canali, di grande fascino e pregio naturalistico. Tra queste la Valgrande, 360 ettari di boschi e aree umide tanto importante per l’ecosistema di queste zone da essere stata dichiarata Area di tutela paesaggistica di interesse regionale. L’area protetta convive con gli allevamenti di cefali, branzini , orate ed anguille impiantati in loco e con un’attività turistica caratterizzata da tempi lenti e rispetto per la natura: l’area è infatti accessibile (naturalmente senza mezzi motorizzati) solo tramite una guida che vi guiderà attraverso i vari ambienti e svelerà alcuni tesori, quali i resti della villa romana di Motteron dei Frati, nascosti fra vere e proprie dune uniche in questa zona del Mediterraneo. Tutti i vari itinerari sono lunghi circa una decina di chilometri e possono essere percorsi a piedi, in bicicletta o anche a cavallo.
Per saperne di più visita Ca d’Oro hotel Bibione, l’albergo ideale per una vacanza a Bibione.
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