A partire dal 18 gennaio 2016 ha preso il via la quarta edizione del Master della cucina italiana, scuola rinomata presso la quale è possibile apprendere i fondamenti dell’arte culinaria del Bel Paese. Quella di quest’anno è la terza edizione del master che è stato lanciato per la prima volta nel 2013.
9 mesi, 5 di formazione in aula e 4 di tirocinio in cucina, sarà la durata complessiva di un master che ha come allievi 16 uomini e 4 donne. La tematica che è stata scelta quest’anno come tema cardine intorno al quale far ruotare le lezioni è ‘Terra: purezza e integrità’. Sergio Rebecca (presidente di Esac Spa) è il Presidente del Comitato Scientifico del Master, mentre l’intero corpo didattico è composto da ben 45 membri, tutti professionisti della cucina, che si impegneranno nel trasmettere agli allievi tutti i segreti della cucina d’autore. Tra gli chef presenti in veste di insegnanti vi saranno anche Pino Cuttaia e Franco Favaretto. Ospite d’onore sarà invece Joško Gravner, viticoltore di Oslavia (Go).
Oltre alle aule per le lezioni frontali, la sede del master di cucina possiede un laboratorio didattico, una cucina dimostrativa e una cucina pratica dove gli allievi possono esercitarsi e mettere in pratica quanto appreso.
Per quanto riguarda le attività che si svolgono nel corso del master, esse sono fortemente formative e alla fine del percorso si arriva a vedere e a toccare con mano una vera e propria trasformazione del pensiero dei ragazzi, che dal punto di vista culturale iniziano ad approcciarsi in modo completamente diverso alla cucina. Ecco dunque che i loro piatti vengono prima pensati e poi realizzati nel concreto, regola basilare della cucina applicata a livello professionale.
Il master di cucina si prefigge di fare in modo che nel corso dei cinque mesi di corso tutti abbiano la possibilità di effettuare un’esperienza formativa dello stesso livello, pur provenendo da basi differenti.
Ad essere insegnate sono non solo le regole della cucina italiana, ma anche quelle di altri Paesi e si cerca di far apprendere agli allievi tutte le differenze, in modo anche da sviluppare un atteggiamento critico. I singoli ingredienti di ogni specifica ricetta vengono valorizzati e assumono un valore che va oltre la pura e semplice preparazione del piatto. I futuri chef devono sapere, infatti, che nessun dettaglio può essere tralasciato quando si lavora in un ristorante di alto livello e si gestisce una cucina.
Gli allievi del master di cucina frequentano una scuola che li mette in contatto con il mondo dei professionisti della cucina ad altissimo livello, permette loro di seguire chef di primo piano, che li affiancano in tutto e per tutto nell’apprendimento. L’insegnamento è a 360 gradi nel campo della cucina ma anche nei settori correlati, come ad esempio la scelta dei vini, dalla quale non si può prescindere se si vuole arrivare ad alti livelli. Da questo master di cucina possono venir fuori i più grandi chef del futuro, capaci di gestire appieno una propria cucina.
Tante sono le scuole di cucina in Italia, ma questo master a differenza degli altri insegna agli allievi a ragionare e non semplicemente a mettere in pratica ricette predefinite. La soddisfazione che può dare il raggiungimento dell’obiettivo finale è molto alta e gli stessi allievi devono essere molto motivati per poter arrivare fino in fondo nel migliore dei modi.
La cucina non deve essere considerata in modo banale, non si tratta solo di mangiare per nutrirsi, perché il cibo è anche cultura e questo i cuochi devono tenerlo sempre presente. Per tale ragione questo master di cucina si prefigge di andare oltre, con un corso di alta formazione che è in continua crescita e si arricchisce ogni anno rispetto alle precedenti edizioni.
Ma quali sono nello specifico le materie oggetto di insegnamento nell’ambito di questo master di cucina? Nell’ordine abbiamo nutrizione e igiene, chimica e fisica degli alimenti, pasticceria e cucina d’autore, analisi sensoriale, sommellerie e abbinamenti enologici, food cost e management aziendale, comunicazione e social media, tecniche e lezioni di cucina, arte ed estetica, storia e cultura della cucina italiana, zootecnica, agraria e ittica, contaminazioni culturali e team building. Se alcune come la pasticceria e la nutrizione sono materie piuttosto classiche per un master di cucina, altri insegnamenti sono del tutto originali e puntano a distinguere questa scuola dalle altre che ruotano intorno allo stesso campo di interesse.
Tra le materie più interessanti vi è ad esempio il team building, che insegna a condividere le proprie idee e i propri progetti con una squadra di lavoro e a mettere in relazione l’individuo con il gruppo del quale fa parte.
Le contaminazioni culturali sono state inserite a loro volta nel programma di studio perché i futuri chef devono avere una visione chiara delle diverse culture culinarie, per poter raggiungere una più completa comprensione delle opportunità che le sperimentazioni in cucina possono dare, prendendo spunto da differenti modalità di preparare anche uno stesso piatto.
Se la fantasia ha un ruolo fondamentale quando ci si trova in cucina, allo stesso modo anche le conoscenze scientifiche sono importanti per ottenere ottimi risultati. Non a caso nel master di cucina è stato inserito il corso di chimica e fisica degli alimenti. Gli allievi possono capire grazie alla scienza come utilizzare le informazioni che vengono loro fornite per curare non solo l’aspetto più strettamente legato al gusto, ma anche quello della salute, che può essere rispettata e salvaguardata solo conoscendo bene le proprietà dei singoli alimenti.
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