Nell’infografica di automobile.it tutti i trend sulle auto in pronta consegna
La lingua dei segni è una vera e propria lingua – o linguaggio – da un punto di vista sociologico, in quanto espressione di una comunità, specificamente quella dei sordi segnanti. In Italia la LIS (in acronimo) è utilizzata dalla Comunità Sorda Italiana.
L’infografica “Le lingue dei segni: 5 miti da sfatare e altre curiosità” lanciata da Babbel, la app leader nell’insegnamento delle lingue online, spiega tutto ciò che si è sempre erroneamente pensato di sapere sulla lingua dei segni. In seguito anche alle recenti dichiarazioni del Governo sulla necessità di riconoscere la lingua dei segni, l’infografica intende fare chiarezza su alcuni aspetti della lingua dei segni che i più ancora non conoscono.
Innanzitutto, l’infografica sfata il primo e più comune mito sulla lingua dei segni: non ce n’è una sola. Infatti anche per i segni ci sono diverse “nazionalità”. Un simbolo che in italiano o in cinese significa “aiutare”, in americano ad esempio significa “spingere”. L’infografica induce quindi a fare attenzione quando si viaggia all’estero per evitare fraintendimenti.
La seconda curiosità che delucida l’infografica riguarda la grammatica. Non tutti sanno infatti che la lingua dei segni adotta una grammatica propria, ben diversa da quella parlata e scritta italiana. La costruzione verbale non segue la classica costruzione del lessico scritto e parlato italiano “soggetto+verbo+oggetto”. Nella LIS i verbi non si coniugano in base al tempo ma devono concordare sia con il soggetto sia con l’oggetto dell’azione e la costruzione della frase è, ad esempio, “soggetto+oggetto+verbo”.
Altra falsa credenza che l’infografica corregge è quella secondo cui la lingua dei segni – sebbene il suo nome possa trarre in inganno – sia composta soltanto da “segni” eseguiti con le mani. Infatti, come viene illustrato, la LIS si serve di tre elementi fondamentali per comunicare: i gesti delle mani, i movimenti del corpo dal busto in su, e le espressioni del viso. Soltanto attraverso la veicolazione visivo-gestuale si può comunicare con la lingua dei segni.
“Nonostante ci siano 170.000 locutori della LIS in Italia, e anche se ormai in buona parte del mondo lo statuto di lingua delle lingue visive sia riconosciuto ufficialmente, l’Italia è uno dei pochissimi Paesi del mondo in cui ancora questo non è avvenuto. Si è parlato di recente di un Decreto Legge sulla LIS per il suo riconoscimento. Con la nostra infografica vogliamo avvicinare maggiormente le persone a questo tema, sottolineando come le lingue di cui ci occupiamo ogni giorno siano un bene fondamentale e da tutelare per garantire a tutti, anche a migliaia di sordi italiani, il diritto alla comunicazione e all’accessibilità”, ha dichiarato lo staff di Babbel.
Quali sono le auto a Km 0 più ricercate? A svelarlo è l’infografica sulle auto a Km 0 più ricercate in Italiaa cura di automobile.it, il sito di annunci di auto usate, nuove, Km 0 e a noleggio di proprietà del gruppo eBay. Sul podio dei mezzi più desiderati dagli utenti di automobile.it compare la Jeep Renegade, seguita dalla Fiat Panda e dalla Fiat 500X. Per avere il SUV compatto a Km 0 l’utente è disposto a spendere circa 20.700 €, prezzo medio dell’auto.
Nel mercato totale delle auto, eccetto una lievissima flessione nel 2018 rispetto al 2017, la percentuale di auto a Km 0 venduta continua a crescere costantemente dal 2015. Negli ultimi tre anni sono state vendute oltre il 97% di auto a Km 0 in più, passando da 105 mila a ben 207 mila esemplari venduti annualmente.
Secondo l’infografica acquistare un’auto di questo tipo conviene quando viene lanciato un restyling di un modello, visto che i rivenditori decidono di svendere quello precedente, oppure in autunno inoltrato, quando i concessionari abbassano il prezzo della auto non ancora vendute. In questi casi il consumatore può arrivare a risparmiare in media il 20-25% rispetto al nuovo, con picchi di risparmio fino al 40%. Inoltre l’auto è in pronta consegna e con garanzia fino a 24 mesi.
Tuttavia ci sono anche dei piccoli svantaggi nell’acquistare un’auto a Km 0: non è possibile infatti personalizzare gli optional, essendo l’auto già allestita, e in caso di successiva rivendita, la doppia proprietà ne farà svalutare il prezzo.
L’infografica illustra infine una serie di accortezze da avere al momento dell’acquisto: verificare la vantaggiosità del prezzo, controllare la carrozzeria e accertarsi della provenienza per non incappare in tasse da pagare in seguito.
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