Già da qualche tempo nel settore farmaceutico i flaconcini in plastica sono stati quasi del tutto sostituiti dai blister: le motivazioni di questo cambiamento sono da ricercare nelle molteplici qualità rappresentate da questa seconda soluzione.
Sicuramente in termini logistici il blister è molto più flessibile, garantisce un livello di sicurezza molto più alto soprattutto in presenza di bambini e, ultima ma non ultima, assicura una totale sterilità dell’elemento singolo confezionato a differenza di quanto fanno e facevano i flaconcini in plastica.
Anche dal punto di vista dell’impatto visivo viene preferito il blister: questo packaging farmaceutico viene fabbricato dalle aziende del settore secondo un processo più complesso di quello utilizzato per gli altri flaconi perché dispongono di una struttura più complessa e composta da più elementi. La parte fondamentale è certamente rappresentata dalla necessità che la velocità di produzione sia molto alta per garantire un processo rapido e un risultato eccellente.
Ad esempio la temperatura del film plastico deve essere perfetta: quando parliamo di una produzione di più di 1000 blister al minuto capiamo bene come la regolazione della temperatura svolge un ruolo fondamentale di tutto il processo. Sigillatura, sicurezza e affidabilità della pellicola e proprietà di termoregolazione sono fondamentali quando si parla delle dimensioni dei blister.
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