Martedì 9 settembre scorso si è tenuta un’importante conferenza stampa presso la sede di Roma della Federaziona Nazionale della Stampa Italiana con lo scopo di presentare al pubblico i risultati di un progetto di ricerca sostenuto da alcune tra le maggiori associazioni di tutela dei consumatori.
Il progetto RCeAsy aveva infatti lo scopo di indagare sul mercato italiano delle assicurazioni per la Responsabilità Civile Auto, individuando criticità ed opportunità del settore alla luce della legislazione più recente, della congiuntura economica e delle effettive offerte commerciali reperibili sul mercato.
Oltre ad un programma di sensibilizzazione che si è sviluppato attraverso un certo numero di incontri pubblici a vario livello, RCeAsy aveva in progetto di condurre infatti un’analisi delle tariffe commerciali per la RC Auto in Italia il cui frutto è stato appunto reso pubblico con la conferenza del 9 settembre, alla presenza dei vertici organizzativi delle associazioni promotrici.
RCeAsy è stato organizzato da Cittadinanzattiva e ha visto l’adesione anche di Adiconsum, Adoc e CTCU (Centro Tutela Consumatori Utenti).
L’indagine ha identificato alcuni trend ben precisi per quanto riguarda il mercato degli ultimi 3 anni, oltre ad evidenziare contraddizioni e potenzialità per il futuro.
In particolare viene evidenziata la disparità dei premi assicurativi tra il settentrione e il meridione del paese, così come anche lo scarto generazione per i premi pagati dai neopatentati a tutte le latitudini e il premio medio corrisposto da un adulto in massima fascia di Bonus-Malus.
Lo studio ha effettivamente riscontrato il trend di discesa dei premi assicurativi che ha interessato l’intero paese negli ultimi anni, anche se tale decremento dei premi sarebbe prevalentemente di natura congiunturale e non esattamente conneso con un incremento delle concorrenza di mercato tra le compagnie in competizione tra loro.
Il calo delle auto circolanti, l’aumento dei costi per la benzina e in generale la crisi dei consumi hanno inciso più di altri fattori nella determinazione dei risparmi sulla RC Auto, mentre invece le tariffe italiane rimangono decisamente distanti da quelle mediamente reperibili nel resto dei paesi europei.
D’altra parte secondo la relazione di RCeAsy questo significa anche che la domanda nel settore sarebbe comunque ancora relativamente sostenuta nel nostro paese, e potrebbe tornare ai suoi volumi abituali non appena la congiuntura finanziaria europea volgesse versa una più generale ripresa economica.
Mentre d’altra parte l’attuale struttura dei prezzi permetterebbe l’ingresso sul mercato di nuovi operatori, o comunque potrebbe garantire spazio per nuove offerte competitive da parte dei tradizionali interlocutori di settore.
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