Oggigiorno sempre più persone decidono di non frequentare l’università come scelta di vita ma al contrario si dedicano alla riscoperta di vecchi mestieri come l’artigiano, il falegname, il meccanico o l’idraulico. Il vantaggio principale è quello di ottenere un’abilità pratica ed immediatamente funzionale alla propria professione. Nella speranza che, dopo molto sacrificio e dedizione, si apra una propria attività con il proprio nome.
Nel caso specifico l’idraulico è una figura a trecentosessanta gradi che è coinvolto sia nella realizzazione di impianti che nella riparazione delle singole componenti, non è solo un’attività manuale ma anche molto teorica che deve essere continuamente aggiornata con dei corsi di aggiornamento. Tuttavia il vantaggio di essere laureati con un indirizzo tecnico specifico garantisce un’automatica abilitazione ad aprire una nuova attività. Al contrario i non laureati devono dimostrare una certa esperienza dopo un numero abbastanza grande di anni come lavoratori dipendenti.
Anche per fare l’idraulico servono dei prerequisiti come un corso di formazione ad hoc oppure la frequentazione ad un istituto tecnico industriale. Mentre un corso di formazione rilascia un certificato utile per il completamento del tirocinio (che generalmente corrisponde ad un anno di attività), il diploma dell’istituto tecnico ti permette di accedere all’università.
In sintesi le strade percorribili sono in tutto tre, la prima corrisponde al possesso di una laurea in materie tecniche (es. ingegneria, architettura, fisica), la seconda opzione è il conseguimento di un diploma di istruzione tecnica (tipo fisica industriale, meccanica, termotecnica, etc.) in questo caso è necessario lavorare almeno per un anno in un’azienda del settore. Ultima ipotesi è la qualifica professionale (es. tecnico delle industrie meccaniche…) oltre al titolo di studio è necessario avere almeno 2 anni di esperienza presso dite coinvolte in questo ambito.
Infine possono esserci idraulici anche coloro che non hanno titoli di studio, però sarà necessario impiegare periodi più lunghi di tempo, la norma prevede un’esperienza specializzata e una non specializzata.
Va ricordato che una volta in possesso ti tutti i requisiti è necessario iscriversi al registro delle imprese, nella sezione speciale artigiana.
Intraprendere questa professione è tutt’altro che facile, infatti solo nel 2014 si sono contati all’incirca 65 mila ditte attive in questo settore, però è necessario discriminare ulteriormente infatti se la normativa risulta meno stringente per quanto concerne l’ordinaria manutenzione degli impianti idrici e caldaie, i progetti di ristrutturazione e installazione di nuovi impianti prevedono degli obblighi di legge più rigorosi.
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