Al termine oggi la nona edizione del Salone internazionale del gusto, evento unico con Terra Madre che ha sicuramente, in base ai numeri raccolti, superato ogni successo sperato. Durante la giornata di ieri, domenica piovosa per una Torino autunnale, hanno varcato la soglia dell’Oval di Torino cinquantacinque mila persone, tra cui il governatore della Puglia Nichi Vendola e il vicepresidente del Csm Michele Vietti. In totale sono circa 190 mila i visitatori dall’apertura di giovedì scorso. L’edizione 2012 ha quindi già superato il record di 200 mila visitatori registrato nell’edizione 2010. Oggi ultima giornata con apertura dalle 11 alle 20. Tantissimi gli appuntamenti programmati, le conferenze, le feste e gli argomenti toccati, come quello del riciclo e riuso in cucina: una vera e propria arte in un momento di grave contrazione mondiale. Pare che le tonnellate di prodotti che ogni anno si gettano nel mondo secondo la Fao e lo Swedish Institute for Food and Biotechnology siano 1,3 miliardi . Slow Food fa notare quanto siano sconcertanti i dati, se si analizzano i comportamenti dei consumatori occidentali: 222 milioni di tonnellate di cibo sprecati ogni anni, pari all’intera produzione alimentare dell’Africa sub sahariana. Ma continua ad interrogarsi Slow Food “Dove avviene lo spreco? Gli studi fotografano due realtà diverse: in Europa e negli Stati Uniti più del 40% degli sprechi avviene tra gli scaffali dei negozi e il frigorifero di casa, dove si gettano confezioni leggermente ammaccate, che non rispecchiano i canoni di marketing, e cibi scaduti. In Africa e nelle aree più povere del Sud est asiatico invece la crisi si focalizza sulla parte intermedia della filiera, dove si perde quasi la metà degli alimenti, a causa di magazzini inadeguati, temperature estreme e tecnologie antidiluviane per la conservazione. In queste parti del mondo, però, una volta arrivato nella dispensa di casa il cibo è sacro, contrariamente a quanto accade nei Paesi considerati “ricchi”. In Italia, secondo un’indagine di Last Minute Market annualmente sono 20 milioni le tonnellate di cibo sprecato, per un valore di 37 miliardi di euro, quantità che sfamerebbe 44 milioni di persone. La soluzione a questo gravissimo problema, troppo spesso sottovalutato, non sta sicuramente nell’aumentare lo sfruttamento della terra, ma nel cercare vie alternative guardando alle economie alimentari locali, alle reti dei piccoli produttori e a sistemi di produzione più efficienti. Un esempio da seguire è proprio quello di Last Minute Market, la società spin-off dell’Università di Bologna, attiva nella sensibilizzazione dei consumatori, o co-produttori come li chiama Slow Food, affinché facciano scelte oculate limitando il cibo sprecato. Sta quindi a noi modificare i nostri comportamenti quotidiani per ridurre la quantità di cibo che ogni giorno buttiamo via: partendo dalla cucina e aggiungendo un pizzico di fantasia.”. Ecco che, ieri al Salone, un parterre di chef d’eccezione ha insegnato la preziosa arte di riciclare, cara già alle nostre nonne, durante i Master of Food – appuntamenti educativi per utilizzare in maniera responsabile e sostenibile i cibi e scoprire nuove ricette. Il pane, per esempio, che gli italiani buttano per il 20 per cento nella spazzatura, può essere grattato quando raffermo o utilizzato per fare gnocchi di pane, ribollita toscana, passatelli e molto altro ancora. Le Regine della cucina degli avanzi rimangono le insuperabili polpette: da quelle di carne a quelle di riso o verdure, le ricette sono infinite e si adattano a tutte le stagioni. Quindi pochi ingredienti e molta fantasia per onorare i preziosi cibi avanzati. Insomma talvolta la realtà è difficile e non proprio dotata di buon senso, così la fantasia da sempre ci salva, come quella utilizzata per lanciare il nuovo servizio di Ristorazione Six4you nelle suite a tema della catena Sixlove. Un servizio innovativo che ha il pregio di voler difendere, proprio con la Fantasia, gli incontri troppo scontati delle coppie in Ristoranti ottimi ma magari troppo tradizionali per potersi scambiare dichiarazioni d’amore e momenti intimi di benessere. Con un pizzico di magia e fantasia gli ambienti a tema Six4you diventano l’idea diversa che cercavi per un addio al nubilato o al celibato, per una giornata di benessere in una SPA completamente riservata alla tua coppia o addirittura un angolo di paradiso dove poter gustare, in totale privacy, una cena in compagnia.
Francesca Ruiz
Posted in: Comunicati | Tags: six4you cena seduzione, Six4you pizzeria, Six4you ristorante
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